Nel 1970 essere contadini significava tanto lavoro e poche certezze.
Negli anni ’80 lavoravo ancora in fabbrica. Ho chiesto a mio padre, che era agricoltore, un po’ di terreno in prestito e, tra un turno e l’altro, ho iniziato la coltivazione delle fragole.
Grazie anche allo scambio di esperienze con altri produttori ed alla lettura di pubblicazioni del settore ho migliorato le mie competenze e la professionalità è cresciuta insieme ai campi di fragole. Un po’ alla volta ho iniziato ad inserire altre verdure, ho lasciato la fabbrica e avviato l’azienda agricola che oggi è fonte di reddito e lavoro.
Inizialmente stimolata da amici a provare ho accertato che è possibile conciliare una produzione sufficiente all’andamento dell’azienda con l’utilizzo dei metodi di coltivazione biologica.
Convinta dell’importanza di un’agricoltura (e quindi di un’alimentazione) rispettosa della persona, della sua salute, attenta al sociale ed all’ambiente, ho continuato.
La vendita diretta che facciamo dei nostri prodotti è poi un’ulteriore possibilità per coloro che desiderano comprare verdure ottenute senza l’uso di pesticidi, funghicidi, diserbanti e concimi chimici.
La Teresa racconta la sua storia
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